Aggressione al pronto soccorso di Trapani, il presidente dell’Ordine Vito Barraco: “Serve un tavolo di concertazione risolutivo”

Pubblicato: 2023-04-26 05:39:25

Appello ai vertici nazionali, regionali e provinciali per chiedere maggiore sicurezza

 

Rimaniamo esterrefatti davanti all'ennesima aggressione subita dai sanitari di una delle strutture ospedaliere della provincia di Trapani. Quanto avvenuto al Pronto Soccorso dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani non può rimanere privo di ulteriori attenzioni da parte di quest'Ordine e delle Autorità preposte al controllo del territorio e dei presidi sanitari”.

A parlare è il presidente dell’Ordine dei medici di Trapani, Vito Barraco che continua: “Abbiamo salutato con gioia il ripristino dell'operatività del Posto di Polizia proprio nell'area antistante il Pronto Soccorso dell'Ospedale, per il quale abbiamo insistito a lungo. Pur comprendendo le difficoltà sollevate dal Signor Questore, in merito alla dislocazione di uomini e mezzi durante le ore notturne - a causa della carenza di organico -, riteniamo che tutti assieme si debba trovare delle soluzioni concrete per assicurare un presidio di legalità e controllo al Sant'Antonio Abate, così come nelle altre strutture sanitarie più esposte della provincia di Trapani, anche nelle ore notturne. Quella degli organici, vale per le Forze dell'Ordine come per la sanità, è una piaga che mette ancora più a rischio il benessere, anche mentale, dei cittadini. Tutti assieme dobbiamo, ripeto, trovare una soluzione”.

Ai colleghi vittime di questo increscioso episodio va certamente la nostra solidarietà - continua Barraco - ma siamo consci che non possiamo limitarci a questo. L'Ordine è pronto a sostenere tutte le battaglie necessarie affinché la sanità trapanese possa operare con maggiore serenità. Nella qualità di presidente dell'Omceo di Trapani, chiederò un incontro al Prefetto di Trapani, dott ssa Filippina Cocuzza, per ribadire la necessità di un rafforzamento del presidio e dei controlli, consapevole che non è solo la provincia di Trapani ad essere un "posto a rischio" ma tutta l'Italia. Quanto successo alla collega Barbara Capovani, brutalmente aggredita da un uomo fuori dal suo ospedale a Pisa, deve far riflettere la politica a livello nazionale e, di rimando quella regionale di ogni Regione, affinché davvero si possano arginare questi fenomeni che, seppur imprevedibili, stanno diventando sempre più consueti”.

 “Condivido in pieno quanto affermato dal nostro presidente Nazionale, Filippo Anelli, laddove afferma che bisogna avviare una campagna di comunicazione che promuova il ruolo del medico e che renda i posti di lavoro più sicuri. Da Trapani – conclude il presidente Barraco - un appello, pertanto, al Ministro Schillaci: abbiamo bisogno di una diversa organizzazione della sanità ove il tema della sicurezza sia centrale e dove il rapporto con i cittadini sia salvaguardato e non inquinato da una sanità amministrata e aziendalistica. Un appello che, doverosamente, inoltro anche al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani e all'assessore regionale, Volo, oltre che alla Deputazione Regionale della provincia di Trapani, affinché si possa addivenire in tempi celeri alla convocazione di un tavolo di concertazione tecnico e risolutivo”.