Cari Colleghi, da tempo tutti noi navighiamo in acque agitate. Una politica capace di accorgersi, forse, soltanto delle necessità del momento e incapace di guardare lontano con una accorta programmazione ha portato alla grave carenza di medici, sia del territorio che degli ospedali; incurante delle gravi responsabilità che cadono sulle spalle degli specializzandi e dei corsisti li ha buttati allo sbaraglio costringendoli a svolgere dei lavori per cui forse non sono ancora completamente formati; continua a lasciare il territorio privo di risorse però critica il ricorso degli utenti all’ospedale in cui la cronica carenza di organico provoca dei vuoti assistenziali che solo l’abnegazione dei pochi medici rimasti riesce a colmare.

I problemi sono tanti e li conosciamo tutti, ma chi esercita questa bellissima professione conosce anche i rimedi.

Parliamone insieme sabato 18 alle 10:00 presso la nostra casa, quella di noi tutti: la sede dell’Ordine